
Il prezzo del bitcoin è ancora sotto pressione, nella mattina di sabato 12 maggio ha raggiunto un minimo a 8.230 e sta trascinando al ribasso tutte le principali criptovalute, la capitalizzazione complessiva del mercato delle criptovalute è scesa di oltre 50 miliardi e ad oggi vale 370 miliardi secondo i dati di coinmarketcap.com.
Lo storno è iniziato 7 giorni fa’ dopo che il prezzo del bitcoin ha toccato per un momento quota 10.000, successivamente il mercato ha provato un ritest della resistenza ma senza successo, a peggiorare il quadro poi sono arrivate le notizie riguardanti l’indagine che ha colpito Upbit, uno dei più grandi exchange di criptovalute al mondo, secondo i media lo scambio è sotto indagine per frode, la polizia ha sequestrato hard disk e i dati relativi agli account degli utenti, inoltre, secondo le accuse, la società ha trasferito i fondi dei clienti su un conto separato, presumibilmente di proprietà della direzione della piattaforma di trading. Tuttavia in un avviso Upbit ha fatto sapere agli utenti che i loro fondi sono al sicuro e non sono stati interessati dall’indagine, la notizia è trapelata in un momento in cui il prezzo del bitcoin si muoveva vicino al supporto rappresentato dalla media mobile a 100 periodi sul grafico ad un giorno, la violazione della stessa ha comportato un’accelerazione ribassista ed ha portato il mercato a circa 8.230 dollari registrato pochi minuti fa’ su Bitfinex.
Come spesso avviene quando bitcoin è sotto pressione le criptovalute altcoin seguono la tendenza, Ripple e Ethereum stanno subendo notevoli deprezzamenti ma, anche se tutto fa’ pensare il contrario, ci sono previsioni che indicano il prezzo del bitcoin a nuovi massimi, Thomas Lee, capo di Fundstrat Global Advisors, stima che il prezzo del bitcoin arriverà a circa 36 000 dollari entro la fine del prossimo anno, se questo è corretto, il ribasso in atto rappresenta certamente un’ottima opportunità di acquisto.
12/05/2018 – Paolo Cianfriglia – Altcoin News –
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